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I progetti realizzati dal mio Studio, con indicazione delle caratteristiche principali

RESTAURO FACCIATA GRAFFITA

 

 

ENOTECA VINI DI TOSCANA_

Il locale commerciale è sito lungo Corso Il Rossellino n. 64 a Pienza e si sviluppa ai piani terra ed interrato.

All’interno l’intervento ha consentito il recupero dell’originaria pavimentazione in cotto a seguito della rimozione della graniglia novecentesca particolarmente ammalorata. L’obbligo normativo dell’adeguamento igienico sanitario è stato assolto mediante l’inserimento di una tramezzatura isolata acusticamente e sormontata superiormente da un vetro fisso fonoisolante che consente la lettura unitaria della struttura lignea originaria (mensole e soprastante trave), oltre che l’ingresso della luce nel servizio igienico pur garantendo il rispetto dell’introspezione visiva.

La rimozione di una tamponatura ha restituito all’ambiente l’originaria parete con arco in mattoni a tutto sesto.

Nella sottostante Cantina costituita da pareti in tufo è stato riportato alla luce l’antico pozzo dell’edificio.

Gli arredi principali del locale costituiti da scaffali luminosi, fanno parte del marchio Vini di Toscana, già presente nella vicina Montepulciano.

PUMMARO’_ ARCHITETTURE

Nel centro storico di Pienza, in Piazza Martiri della Libertà, dal 2015 trova collocazione la Pizzeria Pummarò: all’esterno i tavoli in ferro e gres anticipano lo spazio interno, protetti da un grande ombrellone in tela.

Il locale è composto da una sala principale nella quale avviene la preparazione della pizza mediante la cucina “a vista”: la mensola lignea sorretta da funi e i tavoli progettati su misura assolvono alla funzione della somministrazione. Una grande fascia ribassata color tortora funzionale all’alloggiamento dei faretti, ospita la scritta Pummarò con caratteri tipografici in metallo.

Completa il progetto la sala per le consumazioni: caratterizzata da una installazione con piatti dipinti che si collegano alla tradizione della decorazione parietale rendendola contemporanea  mediante l’applicazione capovolta, opera dell’Architetto Giuseppe Fusco. I fratelli Fusco, artisti della costiera amalfitana sono anche autori degli originali portalampade in ceramica colorati, del   rivestimento parietale e del lavabo del servizio igienico in ceramica smaltata.

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DIMORA UB_ARCHITTETTURA

L’immobile è ubicato nel centro storico della Città di Pienza e si articola su ben cinque livelli.

La Committenza ha richiesto di uniformare i piani acquistati in anni diversi per creare una residenza privata; al piano terra trovano collocazione l’ingresso con una piccola corte ed il pozzo, al piano interrato la cantina, al piano primo la camera padronale e la stanza per il figlio. Il piano secondo ospita la zona giorno, mentre all’ultimo livello sono presenti la soffitta ed una piccola terrazza.

La sfida progettuale è consistita nell’uniformare la ristrutturazione degli anni Ottanta che aveva interessato il piano primo, con i piani secondo e terzo che non erano mai stati oggetto di un intervento edilizio.

La demolizione di un tramezzo al secondo livello ha consentito di ottenere un ampio soggiorno – pranzo. Gli interventi di interior design vedono convivere arredi di antiquariato con altri artigianali eseguiti su progetto come il tavolo del living con assi di noce massello e ferro. Sono inoltre apparecchi luminosi di design quali ad esempio le Mesmeri di Artemide. Completano il progetto, antichi tessuti di famiglia reimpiegati come tende.

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ATELIER EB_

Il Podere sorge in Val d’Orcia.
L’intervento richiesto dalla committenza consisteva nel recupero dell’ex-fienile del Podere per destinarlo ad atelier d’arte (laboratorio di fotografia e pittura).
Gli accessi al fabbricato sono ubicati su entrambi i lati corti del rettangolo: l’accesso principale, quello che avviene dalla corte del complesso, è stato caratterizzato dall’impiego di un portellone di recupero volutamente non restaurato, al di sotto del quale, internamente, è stato collocato un antico gradino in travertino.
L’esigenza di luce naturale proveniente da nord ha portato alla rimozione dei mattoni presenti in corrispondenza di uno dei due lati lunghi del fabbricato e posati in opera con la caratteristica tecnica del grigliato “a corso sfalsato” in luogo della quale sono stati inseriti infissi realizzati in ferro, finitura colore ruggine: ciascun infisso presenta una porzione di vetro fisso (inferiormente) ed una apertura a vasistas (superiormente) seguendo, per la proporzione delle due parti, la divisione “dettata” dalla presenza di una catena (tirante) in ferro.
La pavimentazione interna è stata realizzata con l’antica tecnica del pastellone a base di calce idraulica naturale e inerti selezionati al quale sono stati aggiunti pigmenti di terre naturali.
Unici inserimenti contemporanei ammessi sono stati riservati alla rubinetteria in acciaio T cross – serie Bongio e alle tre lampade a sospensione Huna di Fontana Arte.

PROGETTO DI INTERNI E RECUPERO DELLA CORTE PODERE RB_

PODERE RB_

Il Podere oggetto dell’intervento sorge in Val d’Orcia.
L’intervento si è reso necessario per migliorare l’efficienza dei servizi igienico sanitari già esistenti (per evitare ad esempio le infiltrazioni presenti e visibili nell’intradosso del solaio, o per la posa in opera di un isolante acustico per migliorare il comfort della camera adiacente).
La committenza ha richiesto un intervento di restyling delle Sale da Bagno: il progetto d’interni è consistito in alcune variazioni dell’arredo per quanto concerne i servizi ubicati al Piano Terra e in modifiche anche alle tramezzature nei Bagni del Piano Primo.
I cinque servizi igienici sono caratterizzati dall’impiego del travertino (nelle colorazioni rosa e nocciola) per i piani dei lavabi e per le pareti che costituiscono lo spazio doccia, da lavabi da appoggio in ceramica bianca e dal trattamento a parete a base di calce idraulica color tortora.

CORTE_
A seguito di un lavoro di ordinaria manutenzione relativo al ripristino di un pluviale ammalorato è stata rinvenuta l’originaria pavimentazione lapidea in travertino: ricoperta da circa mezzo metro di ghiaia, si è deciso di riportarla alla luce integrando le poche pietre mancanti e lasciando la pavimentazione evidentemente permeabile.